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La Rinuncia all'Eredità

La rinuncia all’eredità è una dichiarazione formale con cui il chiamato rinuncia alla stessa: in breve, non è – e neppure è mai stato – erede.

La rinuncia all’eredità – atto di per sé non complesso – pone però alcuni problemi: quali sono i termini per rinunciare, cosa accade se subentrano figli, entro quando procedere se si è nel possesso dei beni ereditari o se si è già presentata la dichiarazione di successione.

 

  • Entro quando si può rinunciare?

Se si è nel possesso dei beni ereditari

3 mesi dall’apertura della successione.

Attenzione: la giurisprudenza di legittimità più recente ritiene che il coniuge che vive nella casa coniugale non sia da ritenersi un possessore rilevante ai fini della possibilità di rinuncia.

 

  • E' possibile la rinuncia all'eredità di una persona in vita?

Non è possibile rinunciare all’eredità di una persona che è ancora in vita.

 

  • Posso rinunciare dopo avere presentato la dichiarazione di successione?

Il tema è discusso, ma la Corte di Cassazione ha aperto a questa possibilità.

 

  • Se rinuncio perdo la pensione di reversibilità?

No, le pensione di reversibilità è riconosciuta al coniuge superstite.

 

  • Devono rinunciare anche i figli non nati?

No, a meno che non si tratti di figli già concepiti all’apertura della successione.

 

  • Il coniuge che rinuncia può vivere nella casa?

Il coniuge che rinuncia all’eredità – alla luce dell’ormai consolidata giurisprudenza in materia – conserva il diritto ad abitare nella casa coniugale di cui all’art. 540 c.c.

 

  • Se rinuncio perdo la pensione indiretta?

No, anche la pensione indiretta è riconosciuta, se ne sussistono i requisiti.

 

  • Cosa succede se rinuncio e ho figli minori?

I figli minori possono subentrare per rappresentazione e occorre che anche loro rinuncino.

 

  • A chi va l'eredità a seguito di rinuncia?

A seconda dei casi può si potrà avere rappresentazione, accrescimento, successione legittima

 

  • Posso rinunciare solo in parte?

No, la rinuncia non può essere parziale: chi rinuncia perde il proprio diritto all’intera propria quota di eredità.

 

  • Cosa succede dopo la rinuncia?

Il Notaio registra l’atto e lo trasmette in Tribunale.

 

La rinuncia all’eredità è un atto le cui criticità riguardano “il dopo”: a chi viene devoluta l’eredità, quali rimedi possono esercitare i creditori del rinunciante danneggiati dalla sua scelta, cosa accade se vi sono coinvolti dei minori.

E’ pertanto necessario scegliere consapevolmente, nei tempi di legge sopra ricordati, per evitare errori e poter valutare le strade migliori; accompagnarvi e consigliarvi in questo percorso è il mio compito.